Sabato 30 maggio ore 7.30. La sveglia suona, sono 371 giorni che aspettavo e finalmente il gran giorno è arrivato, il giorno della 100km del Passatore!
L’anno scorso questa gara è coincisa con il mio primo ritiro e la cosa mi brucia ancora però, fortunatamente, da quel giorno tante cose sono cambiate…
Dopo alcuni risultati poco soddisfacenti e dopo il mezzo flop della maratona di Ravenna ho deciso di mettermi nelle mani di un allenatore e grazie alla sua esperienza e al suo lavoro sono riuscito nell’impresa.
Colazione abbondante, ricontrollo generale di tutto e si fa ora di partire. Quest’anno ho scelto di fare tutto in solitaria, anche il viaggio.
Il treno parte alle 11.33 e dopo aver cambiato a Bologna sono a Santa Maria Novella alle 13.20.
Firenze brulica di runner, a occhi si vede che siamo molti più dello scorso anno.

Prendo le mie cose e mi dirigo in centro, lì incontro subito Lenz, poi Samuele e riesco anche a farmi una foto con il RE!
Mi cambio e consegno le borse, dopodiché mi avvio tranquillo verso la partenza purtroppo mi accorgo di non avere messo il chip! Panico! Torno al camion! Fortunatamente è ancora lì, prendo il chip e l’allarme rientra.
Il tempo passa, ormai è ora di partire, mi dirigo in griglia, lì incontro William, Mauro e Federica.
3…2…1… Via!!!!
Il colpo di pistola dà il via alla 43^ edizione della 100km del Passatore.
La partenza è lenta, siamo troppi, 2′ solo per passare sulla pedana del chip, almeno 5′ per arrivare in duomo dove si comincia a correre a ritmi decenti.
Fino al primo ristoro vado sempre di buon passo, da lì parte la prima salita e io comincio ad alternare corsa a camminata.
Si arriva a Fiesole, la prima salita è fatta, da qui è tutto un saliscendi fino all’olio, corro in pianura e in discesa, cammino nelle salite come da programma.
A Vetta le croci la salita finisce e parte una lunga discesa fino a Borgo S. Lorenzo dove passo in 3h6′, 12’prima dello scorso anno; recupero lo zainetto da trail e riparto.
Verso Ronta accuso i primi problemi, un po’ di diarrea, perdo una decina di minuti ma niente di ché, gambe in spalla e si riparte.
Stranamente accuso la salita più del solito, non riesco a camminare veloce per ciò continuo ad alternare corsa e cammino, mi impongo di fare 1′ e 1′.
Il passo della Colla si avvicina, passo in 5h31′, 30′ di vantaggio sul 2014, altra sosta veloce al bagno, mi copro bene e riparto.
Quando scendo la Colla è ancora giorno, comincio ad accarezzare l’idea di stare veramente sotto le 12h.
A Crispino ci sono le mie nipoti che mi aspettano, una breve sosta con loro e sono di nuovo in strada verso Marradi dove passo in 7h20′, il vantaggio è salito a 41′, l’anno scorso qui mi ero ritirato per un problema all’inguine mentre quest’anno sono ancora in corsa e mi sento bene.
Non ho mai corso più di 65km, non so cosa possa significare.
Quando pensavo di stare bene comincia però il tratto peggiore, da Marradi a S. Cassiano sono praticamente solo, il mio ritmo è incompatibile con gli altri.
Arrivato a S. Cassiano mi siedo e quasi non vorrei più alzarmi ma ormai mancano solo 24km ed è appena mezzanotte.
Riparto, mi impongo di continuare ad alternare corsa e camminata, prendo come riferimento i cartelli stradali, da cartello a cartello si corre, tra i due successivi si cammina e così via.
Passo s. Eufemia, Strada Casale, Casale, Castellina e mi ritrovo all’ingresso di Fogna o.
Sono nato e cresciuto in queste strade, mi sento a casa.
Cerco di correre un po’ di più, mi sforzo, non posso cedere a questo punto. Arrivo a Brisighella, l’arrivo in centro lo cammino perché in lieve salita, passo al controllo chip prendo un bicchiere d’acqua al volo e si continua.
Fortunatamente i gel con la caffeina fanno effetto sento un po’ meno la fatica e il solo pensiero di essere a soli 12km dalla meta mi da coraggio.
Tra corsa, camminata e qualche sosta seduto su di un guardrail l’avventura tura continua e arrivo a Errani, ultimo paesello prima del traguardo, un altro bicchiere d’acqua e si continua sempre con fatica.
Vedo il cartello dei 95km e pouf! Come d’incanto tornano le forze, riprendo a correre, il traguardo si avvicina sempre più e sul viso mi si stampa un sorriso.
Ormai sono a meno 1, il passo è sempre più veloce, imbocco c.so Matteotti, in fondo alle case vedo le luci della piazza, il traguardo è lì a due passi da me… non ci credo ancora… vedo la mia compagna e suo fratello li che mi aspettano…ce l’ho fatta!
Si, ho tagliato il traguardo e finalmente ce l’ho fatta, la 100km del Passatore è mia!


[…] 100km del Passatore: la mia gara (2015) […]